Educazione

Violenza online: la scuola deve intervenire

La violenza tra ragazzi, alimentata dalla gelosia 2.0 e da modelli comportamentali distorti diffusi online, sta diventando un problema sempre …

Violenza online: la scuola deve intervenire

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La violenza tra ragazzi, alimentata dalla gelosia 2.0 e da modelli comportamentali distorti diffusi online, sta diventando un problema sempre più preoccupante. Ceffoni considerati “educativi”, minacce e cyberbullismo sono solo la punta di un iceberg che la scuola non può più ignorare. I social media, spesso palcoscenico di episodi di violenza, amplificano le dinamiche di aggressività, creando un circolo vizioso di emulazione e normalizzazione di comportamenti inaccettabili.

La diffusione di video e immagini di violenza fisica e psicologica, spesso condivisi tra pari come “trofei”, contribuisce a creare un clima di insicurezza e paura all'interno delle scuole. I giovani, esposti a un flusso costante di contenuti online spesso violenti e privi di filtri, internalizzano questi modelli comportamentali, arrivando a riprodurli nella vita reale. È fondamentale capire che il problema non si limita al cyberbullismo, ma si estende a un più ampio fenomeno di violenza relazionale, dove la tecnologia diventa uno strumento per alimentare e amplificare dinamiche già presenti.

La scuola ha un ruolo cruciale nell'affrontare questo problema. Non si tratta solo di intervenire quando la violenza si manifesta palesemente, ma di educare i giovani al rispetto, alla gestione delle emozioni e al riconoscimento di comportamenti nocivi. È necessario promuovere una cultura della non violenza, attraverso programmi di educazione digitale e percorsi di formazione dedicati al personale scolastico, in grado di riconoscere e contrastare le diverse forme di violenza. È fondamentale anche un dialogo costante con le famiglie, per creare una rete di supporto e protezione attorno ai ragazzi.

La creazione di un ambiente scolastico sicuro e inclusivo passa attraverso un impegno collettivo: insegnanti, genitori, istituzioni e piattaforme online devono collaborare per contrastare la diffusione della violenza tra i giovani. Bisogna sensibilizzare gli studenti sui pericoli della violenza online e offline, fornendo loro gli strumenti per riconoscere, denunciare e contrastare questi comportamenti. Solo attraverso un approccio multiforme e un'azione coordinata sarà possibile proteggere i giovani e costruire un futuro libero dalla violenza.

Ignorare il problema, sperando che si risolva da solo, sarebbe un grave errore con conseguenze potenzialmente devastanti. È necessario un intervento immediato e deciso, che metta al centro il benessere dei ragazzi e la costruzione di una società più giusta e sicura.

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